chi siamo
Che cos’è il LUA
Il Laboratorio Urbano Aperto è nato a San Cassiano (Lecce) nel 2003. Nell’ottobre 2005 si è costituito in associazione culturale con sede a San Cassiano, conservando la precisa volontà di mantenere e salvaguardare il carattere auto-organizzato e spontaneo che ha accompagnato la sua nascita. Intorno al nucleo che formalmente è costituito dai fondatori dell’associazione, opera un gruppo eterogeneo di persone, costituito da diverse figure professionali, dall’architetto all’agronomo, dall’urbanista al funzionario pubblico, dal regista al comunicatore, dal sociologo al giornalista, dal filosofo e dall’esperto in scienze politiche al giurista, dal fotografo al musicista, dal professionista alla persona che ha a cuore i problemi del territorio, dall’esperto in animazione, partecipazione, mediazione a chi da sempre si adopera in vario modo e si spende per e all’interno della propria comunità, ai neofiti, ai visionari, ai realisti, tutti accomunati da una missione, che ciascuno modula e arricchisce in funzione del proprio retroterra culturale, disponibilità, sensibilità e competenze.
Di cosa si occupa il LUA
Uno dei proposti della progettazione partecipata è costruire processi che coinvolgano gli utenti finali dei progetti. Se il progetto è la città, il territorio, gli utenti sono gli abitanti. Il progetto è parte integrante del processo e dunque costruito collettivamente con l’apporto di più discipline e di punti di vista diversi.
Il Laboratorio Urbano Aperto affronta il tema della progettazione partecipata attraverso processi di visione e costruzione creativa dello spazio. Nel processo sono introdotti specifici pacchetti, kit e spazi artificiali di “pronto utilizzo creativo” che avvicinino e stimolino le persone coinvolte a partecipare con un approccio ludico e fattuale.
Il tentativo è di superare il concetto di partecipazione che produce consenso acritico adottando il potere della creatività che produce spazio e scenari futuri. Soggetto della progettazione partecipata è la persona. La persona vive il proprio spazio. Lo spazio è modificato dall’incontro con un’altra persona attraverso un processo di reciproca stimolazione creativa in forma di laboratorio.
Pertanto, data la natura multidisciplinare, le attività e i campi di sperimentazione del Laboratorio Urbano Aperto sono multiformi ed eterogenei ma con obiettivi molto precisi:
• sperimentare, promuovere, fare progettazione partecipata, ricercando nuove relazioni tra il territorio e i suoi abitanti e/o ricostruendo rapporti storicamente persi e significativi per gli abitanti;
• lavorare ai processi di trasformazione del territorio inserendo negli iter progettuali i laboratori di progettazione partecipata visti come strumenti capaci di produrre idee che influenzino e migliorino la pianificazione territoriale;
• incentivare scambi culturali e promuovere la messa in rete di realtà che perseguano le medesime finalità, compresi enti pubblici e privati, associazioni culturali, consorzi, cooperative;
• contribuire alla diffusione di approcci creativi ai processi partecipativi finalizzati alla promozione delle politiche di sviluppo del territorio, mediante strumenti e metodologie sempre rinnovati e dettati dai contesti sociali, economici, culturali e territoriali in cui si opera;
• promuovere autonomamente (anche in collaborazione con privati cittadini, gruppi, enti e organizzazioni pubbliche) iniziative di studio, analisi, conoscenza e di sperimentazione, aventi per oggetto il territorio, il suo sviluppo e i suoi abitanti;
• promuovere l’uso dei differenti linguaggi artistici e comunicativi come strumento di ricerca e di indagine sul territorio, di espressione e condivisione di sensazioni, pensieri e impressioni, che affiancati all’indagine tecnico-scientifica, favoriscono un approccio multivisuale alla complessità del territorio.
Ricominciare a immaginare, pensare, programmare, progettare il presente e il futuro del proprio quartiere, della propria città, del proprio territorio significa riappropriarsi di una pratica troppo spesso snaturata, spersonalizzata, decontestualizzata, fatta sprofondare nella burocrazia e allo stesso tempo, un modo per tornare ad essere e a sentirsi gruppo solidale, collettività, comunità.
Cosa sono le manifatture Knos
Le Manifatture Knos sono un esperimento culturale e sociale in continuo divenire, nate dal progetto di riqualificazione di una vecchia scuola di formazione per operai metalmeccanici abbandonata da anni. Il coinvolgimento spontaneo di cittadini, artisti e professionisti, che si sono presi cura di restituire alla città un bene comune, ha dato vita a un centro internazionale di ricerca, formazione e produzione culturale basato sull’autonomia artistica e organizzativa.
Lo spazio nel quale sono nate le Manifatture Knos è di proprietà della Provincia di Lecce che lo ha affidato all’associazione culturale Sud Est nel dicembre 2006, sulla base di un progetto culturale condiviso. L’associazione ha guidato il processo di ristrutturazione e di nascita del centro, attivando un progetto urbano che ha visto un largo coinvolgimento della cittadinanza. Molti dei partecipanti a questo percorso hanno ideato e promosso progetti culturali innovativi che li hanno condotti a dare vita a realtà associative che, insieme ad altre già esistenti, portano avanti attività continuative nelle Manifatture Knos, tra queste: Induma, Officine Kata Pelta, Ricuso, Luoghi Comuni, Fermenti Lattici, Immaginario K, Cool Club, UnduetreStella, Radio Popolare Salento, Lua (Laboratorio Urbano Aperto), Paz.
Dal Settembre 2008 all’Aprile 2010 si sono svolti lavori di ristrutturazione per la messa a norma dei locali delle Manifatture Knos e per l’insediamento, in una nuova porzione dello spazio, del Cineporto dell’Apulia Film Commission.
Le Manifatture Knos ospitano una molteplicità di progetti di formazione, ricerca e produzione, che interagiscono e si nutrono reciprocamente, nell’ambito del cinema, del teatro, della danza, della musica, dell’editoria, dell’infanzia, delle arti applicate, del design, dell’arte contemporanea, della progettazione partecipata.
In questi anni sono nate importanti collaborazioni con centri culturali – a Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago del Cile, Jaffa – per la creazione di una rete internazionale che favorisca lo scambio proficuo e costante di esperienze differenti. Le Manifatture Knos auspicano, infatti, la costruzione di nuove collaborazioni, con il radicamento nei quartieri della città, grazie ai progetti urbani di coinvolgimento degli abitanti insieme alle istituzioni locali, e con la creazione di relazioni nazionali ed internazionali.