Sistema Seduta
una panchina speciale
ABC_010
Associazione Temporanea di Scopo
_ Giuseppe Apollonio /Architetto versatile che molto frequentemente esula dall’attività professionale per sconfinare nel campo dell’arte, con particolare attenzione alle potenzialità espressive dei materiali e dei componenti più disparati, passando dai materiali tradizionali e imbevuti di passato per arrivare ai prodotti industriali di largo consumo. Si dedica da tempo alle pratiche del riuso e decontestualizzazione, intese come strategie progettuali da mettere in atto per limitare gli enormi sprechi di risorse della società dei consumi.
Punto di partenza del suo lavoro è il contatto diretto con le botteghe artigiane, la manualità e l’esperienza personale con le tecniche e i materiali della costruzione; -Stefano Caiulo/Architetto, nasce a Lecce, Italia il 12/10/1971. Dal 1992 al 2000 vive e lavora a Roma dove consegue la laurea in architettura. Dal 2000 al 2005 vive fra Berlino e Roma, partecipa a diversi concorsi di architettura nazionali ed internazionali e collabora con vari studi professionali. Nel 2005 si trasferisce a Lecce dove, dopo diverse esperienze, nel 2009 decide di aprire una propria attività. -Andrea Buttazzo/scultore, studia e lavora a Lecce in via di Tafagnano n.24. Con il suo personale linguaggio plastico si occupa di scultura ed installazioni. Lavora con materiali plastici come argilla, gesso, pietre arenarie e dure, cemento e resine. Collabora con diversi artisti, architetti e designer seguendo un percorso di attività artistica partecipata.
Associazione Temporanea di Scopo
Punto di partenza del suo lavoro è il contatto diretto con le botteghe artigiane, la manualità e l’esperienza personale con le tecniche e i materiali della costruzione;
PROGETTO
Alfa e Gamma.
Per rispondere alla richiesta di spazi attrezzati per la sosta e la socializzazione, sono stati studiati due sistemi di seduta caratterizzati dalla loro flessibilità compositiva. La possibilità di poter diversamente configurare le sedute in base al contesto, scegliendo fra varie combinazioni di elementi semplici, lascia la possibilità che sia l’utente finale a decidere la forma definitiva che esse assumeranno. Piuttosto che semplici elementi di arredo urbano, le due tipologie di sedute sono pensate come oggetti che non solo creano ambiti per la sosta, ma hanno la capacità di dare forma alle scelte e alla sensibilità degli abitanti del luogo.
Nella seduta Alfa questa adattabilità è peculiarità di un sistema di assemblaggio dei moduli componenti: elementi a forma di C di spessori e materiali variabili, vengono infilati e tenuti insieme per mezzo di tondini filettati; una certa quantità di C viene aggregata in un corpo unico fino a formare un elemento di seduta solidale e di lunghezza variabile; un sistema così concepito lascia aperta la possibilità di personalizzare l’aspetto compositivo finale dell’oggetto in fase di montaggio. Sarà possibile, quindi, stabilire la quantità e la varietà di moduli da comporre insieme, scegliendo fra infinite combinazioni dei vari materiali, oppure, perché no, optare per una soluzione più sobria di assemblaggio monomateriale.
La seduta denominata Gamma, la flessibilità sta nella possibilità di disporre gli elementi in gruppi diversamente organizzati secondo del contesto e delle necessità. Tale seduta è composta da una struttura di tre lastre di ferro zincato ed un “cuscino” di cemento.
Le configurazioni definitive dei due sistemi e la loro collocazione saranno il frutto di un confronto con gli abitanti del quartiere, per cercare di far assumere a questi interventi una valenza maggiormente simbolica, capace di far coagulare attorno a queste presenze aspetti e usi non prevedibili in fase progettuale.
Alfa e Gamma.
Per rispondere alla richiesta di spazi attrezzati per la sosta e la socializzazione, sono stati studiati due sistemi di seduta caratterizzati dalla loro flessibilità compositiva. La possibilità di poter diversamente configurare le sedute in base al contesto, scegliendo fra varie combinazioni di elementi semplici, lascia la possibilità che sia l’utente finale a decidere la forma definitiva che esse assumeranno. Piuttosto che semplici elementi di arredo urbano, le due tipologie di sedute sono pensate come oggetti che non solo creano ambiti per la sosta, ma hanno la capacità di dare forma alle scelte e alla sensibilità degli abitanti del luogo.
Nella seduta Alfa questa adattabilità è peculiarità di un sistema di assemblaggio dei moduli componenti: elementi a forma di C di spessori e materiali variabili, vengono infilati e tenuti insieme per mezzo di tondini filettati; una certa quantità di C viene aggregata in un corpo unico fino a formare un elemento di seduta solidale e di lunghezza variabile; un sistema così concepito lascia aperta la possibilità di personalizzare l’aspetto compositivo finale dell’oggetto in fase di montaggio. Sarà possibile, quindi, stabilire la quantità e la varietà di moduli da comporre insieme, scegliendo fra infinite combinazioni dei vari materiali, oppure, perché no, optare per una soluzione più sobria di assemblaggio monomateriale.
La seduta denominata Gamma, la flessibilità sta nella possibilità di disporre gli elementi in gruppi diversamente organizzati secondo del contesto e delle necessità. Tale seduta è composta da una struttura di tre lastre di ferro zincato ed un “cuscino” di cemento.
Le configurazioni definitive dei due sistemi e la loro collocazione saranno il frutto di un confronto con gli abitanti del quartiere, per cercare di far assumere a questi interventi una valenza maggiormente simbolica, capace di far coagulare attorno a queste presenze aspetti e usi non prevedibili in fase progettuale.