Come cambia il quartiere

I PUNTI DELLA RIGENERAZIONE

5 punti per descrivere l’esperienza della Rigenerazione Urbana a Lecce, un progetto multi-livello.Anche la migliore delle leggi può essere tradita. A Lecce abbiamo provato a fare il contrario, interpretarla al meglio. La Legge Regionale n. 21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana” persegue il miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali puntando decisamente sul coinvolgimento delle comunità nei processi decisionali. Nei successivi 5 punti, di cui ognuno rappresenta un livello di progettazione, proviamo a spiegare quali interpretazioni abbiamo approfondito nel processo di applicazione della Legge.

  • 1) Livello Urbanistico. Il Piano di Rigenerazione rappresenta, a nostro avviso, non solo un Pue (Piano Urbanistico Esecutivo) ma anche uno snello strumento di indagine e di progetto che dal punto di vista urbanistico può andare a costruire la struttura necessaria alla successiva efficace costruzione del Pug (Piano Urbanistico Generale).

 

  • 2) Livello Urbano. Il Piano di Rigenerazione, se costruito con linee di azione condivise, trasforma lo spazio urbano con veri e propri progetti architettonici, come la costruzione del primo stralcio della Rete Ecologica tra Parco Tafuro e le cave di Marco Vito, oggi in fase esecutiva.

 

  • 3) Livello metodologico e amministrativo. Data l’interpretazione complessa che abbiamo voluto dare al progetto, il Piano di Rigenerazione ha promosso e obbliga all’interdisciplinarietà e al dialogo tra i settori dell’amministrazione comunale. Questo non sempre è avvenuto ma è un’ottima base di partenza perché questo avvenga in modo sempre più integrato.

 

  • 4) Livello sociale. Il Piano di Rigenerazione, se costruito con linee di azione condivise, trasforma non solo lo spazio ma anche i legami sociali e le abitudini. Abbiamo cercato di costruire relazioni dirette con gli abitanti e reti di fiducia e dialogo in modo da migliorare i progetti e pensare alle migliori forme di gestione dello spazio urbano. Un esempio è l’interazione tra le 13 associazioni selezionate nel bando pubblico e gli abitanti nella costruzione del primo stralcio della Rete Ecologica tra Parco Tafuro e le cave di Marco Vito. Tutto questo crea comunque potenziali conflitti che possono essere superati usando gli strumenti giusti che generino il dialogo e l’interazione tra Amministrazione, progettisti, associazioni, interessi privati e cittadini.

 

  • 5) Livello legislativo. Il Piano di Rigenerazione si confronta con i Lavori Pubblici e il Decreto Legislativo n.163/2006 e successive modifiche (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE). Non esiste una voce nel codice degli appalti che preveda la partecipazione. Pensiamo che il futuro degli spazi pubblici dipenda sia dai progetti di manutenzione fisica del bene che dalle attività e dal fermento culturale ed economico che attraverso esso si può innescare. Nel progetto del primo stralcio della Rete Ecologica tra Parco Tafuro e le cave di Marco Vito, oltre alla riconversione della strada fisica ci sono anche i 13 progetti delle associazioni che riguardano principalmente la costruzione di attività di ricerca, culturali, economiche utili a dare il primo impulso al senso di appartenenza al luogo. E rendere tutto questo ammissibile in un quadro economico non è facile.


 




Via-Leuca >>>|com’era|
>>>>>>>>>>>>>>>>>|come sarà|
Piazza Italia -Porta S.Biagio>>>|com’era|
>>>>>>>>>>>>>>>>>|come sarà|

Parco Tafuro >>>>>>>>>>>>|com’era

>>>>>>>>>>>>>>>>>|oggi|

Via-dei-Basiliani-Via-Bozzi >>>|com’era|
>>>>>>>>>>>>>>>>>|come sarà|
Via-Puccini >>>>>>>>>>|com’era|
>>>>>>>>>>>>>>>>>|come sarà|

Rigenerazione Urbana Lecce
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